Quando si parla in generale di cura delle unghie, la nostra mente tende a pensare subito a quando fissare il prossimo appuntamento per una manicure…ma è importante fare attenzione anche alle unghie dei piedi!Anche queste infatti, come quelle delle mani, se ne viene trascurata la cura possono andare incontro a fastidiosi disturbi, come potrebbero essere l’unghia incarnita e l’onicomicosi.Soprattutto con l’arrivo della bella stagione, quando sandali e infradito sono le calzature più utilizzate, come curare le unghie dei piedi in modo che siano sane e belle, sempre pronte per essere sfoggiati con ogni scarpa aperta?Per cominciare, ti basterà adottare qualche piccolo accorgimento quotidiano: evita di strappare le pellicine, in modo da prevenire la formazione di lacerazioni che potrebbero infettarsi; asciuga sempre bene i piedi dopo averli lavati, in modo da evitare il rischio che i residui d’umidità causino la comparsa di funghi alle unghie o alla pelle dei piedi; soprattutto per le calzature chiuse, scegli scarpe realizzate con materiali traspiranti; anche le tue unghie possono seccarsi, quindi idratati durante il corso della giornata bevendo acqua. Scopri anche il nostro decalogo per avere cura delle unghie, dei piedi e delle mani! Come prendersi cura delle unghie dei piedi con la pedicure Ora che abbiamo visto alcuni dei consigli generali per prenderti cura delle unghie dei tuoi piedi ogni giorno, è giunto il momento di scendere nel dettaglio della tua beauty routine per le unghie.La pedicure per le unghie è una delle pratiche principali che puoi adottare regolarmente per avere unghie sane, vigorose e belle.Come prima cosa prendi una bacinella d’acqua calda, aggiungi qualche goccia di olio essenziale e immergi i tuoi piedi per una quindicina di minuti. Rilassati e lascia che anche la pelle si distenda, dopodiché asciuga bene la pianta e le dita dei piedi. Servendoti di apposite forbicine, accorcia le unghie e con un pratico kit elettronico completa la tua routine di bellezza limando e levigando le unghie.Per le cuticole in eccesso, puoi rimuoverle con un apposito strumento, il tagliacuticole, facendo però attenzione a non esercitare troppa pressione per non rovinare l’unghia o tagliarti. Se le cuticole non sono troppo grandi, piuttosto che rimuoverle, dopo averle ammorbidite ti basterà spingerle indietro aiutandoti con un bastoncino di legno arrotondato.Per un effetto ancora più professionale, ti consigliamo di passare un sottile strato di olio nutriente per rendere le tue unghie brillanti e idratate. Come ammorbidire le unghie dei piedi? Come per quelle delle mani, anche le unghie dei piedi devono essere accorciate con una certa regolarità. Questa operazione apparentemente semplice potrebbe rivelarsi più complessa del previsto se le unghie sono dure e in questo caso prima di tagliarle sarà importante ammorbidirle.Se si hanno unghie particolarmente dure che tendono a incarnirsi, ecco come ammorbidirle: come per il pediluvio, dovrai procurarti una bacinella e riempirla di acqua calda, a cui aggiungere oli essenziali o sali profumati; una volta ultimata questa operazione, dovrai immergere i piedi e attendere più o meno 20 minuti; tampona quindi con un asciugamano la pianta e gli spazi tra le unghie delle dita; con del borotalco, rimuovi gli ultimi residui d’acqua; utilizza una crema o un prodotto ammorbidente specifico per le unghie. Ora che sai come ammorbidire le unghie dei piedi, è giunto il momento di procedere con gli ultimi due step: il taglio e la limatura. Come tagliare le unghie dei piedi? Quando si parla di tagliare le unghie dei piedi, sappi che non si tratta solo di un’operazione estetica, ma anche curativa.Per evitare che si incarniscano o si formino patologie come l’onicomicosi, cerca di utilizzare solo strumenti professionali, creati per questo genere di operazioni. Facciamo quindi un veloce riassunto degli utensili che ti serviranno: le forbici stondate, indicate per le zone più sottili dell’unghia; le tronchesi, impiegate solitamente per l’alluce e infine le lime, utilizzate per ridurre le aree più spesse.Prima di procedere con il taglio, ricordati di disinfettare l’area interessata con del sapone antibatterico e di pulire accuratamente anche le forbicine e la lima. Inoltre, qualora ci fossero delle ferite o un principio di micosi, ti consigliamo di aspettare la completa guarigione del piede prima di procedere con il taglio dell’unghia.È arrivato il momento di tagliare le unghie dei piedi: la prima cosa da sapere è che non devono essere accorciate troppo e soprattutto è meglio optare per una forma squadrata, senza arrotondare troppo i lati dell’unghia. Sono proprio questi infatti che, se tagliati troppo corti o troppo tondi, potrebbero incarnirsi e provocare fastidiose complicazioni.Utilizzando una lima, anche elettrica, smussa gli angoli dell’unghia e cerca di creare una linea retta da un lato all’altro del dito, evitando di toccare le pellicine. Come limare le unghie dei piedi? Se vuoi sapere come limare le unghie dei piedi, la prima cosa che è bene ricordare è che la limatura è un procedimento di precisione, quindi non devi fare le cose frettolosamente. Pensa in anticipo alla forma che desideri ricreare e accertati di accorciare abbastanza le unghie, affusolando gli angoli (ma senza esagerare).Ogni unghia dovrà essere limata in modo che ci sia la stessa lunghezza su ciascun dito e ti consigliamo di fare particolare attenzione a non strappare le pellicine dal letto ungueale.Aiutandoti con strumenti appositi, leviga e lucida la superficie dell’unghia, assicurandoti di non danneggiarla durante il procedimento. Come prendersi cura delle unghie dei piedi in caso di micosi? Se stai soffrendo di micosi dell’unghia, probabilmente ti starai chiedendo come curarla. Prima di procedere al suo trattamento, però, è bene capire quali sono le cause che ne provocano la comparsa e quali sono i modi con cui si può prevenire questa fastidiosa condizione medica.Solitamente, la micosi deriva da un fungo che si trasmette con il contatto e che tende a proliferare nelle zone più calde e umide del nostro fisico. Non a caso può colpire sia le mani che i piedi.Se noti uno scolorimento dell’unghia che diventa progressivamente bianca, giallognola o nera, probabilmente il fungo ha iniziato a diffondersi. La superficie si assottiglia e l’unghia tende a infragilirsi e sfaldarsi, mentre le aree circostanti del dito potrebbero arrossarsi e talvolta sanguinare.Questa patologia può durare anche per lunghi periodi, quindi meglio intervenire nelle fasi iniziali dell’infezione, evitando i rimedi naturali della tradizione popolare: niente aceto, bicarbonato o aloe vera perché si rischia solo di peggiorare la situazione. Il consiglio principale per curare le unghie affette da micosi è acquistare un prodotto antimicotico apposito e applicarlo correttamente. Se non hai la certezza che si tratti proprio di micosi oppure se lo stato dell’infezione è avanzato, il consiglio è quello di rivolgerti ad un professionista per verificare i sintomi e capire come curare l’unghia affetta da micosi.Per prevenire la formazione di micosi o evitarne la degenerazione, puoi comunque seguire questi semplici consigli:adotta una corretta igiene del piede; utilizza solo scarpe traspiranti; cambia spesso calze e calzini, perché l’umidità è la prima causa di infezioni fungine; se utilizzi solette o plantari, ricordati di pulire anche questi supporti regolarmente insieme all’interno delle scarpe; non camminare senza ciabatte in luoghi come stabilimenti balneari e piscine; utilizza smalti e trattamenti appositi antimicotici che puoi trovare tranquillamente in farmacia. Ora sai proprio tutto su come curare le unghie dei piedi!
Una vescica è una tasca di liquido che è tipicamente causata da uno sfregamento, frizione o ustione. Le vesciche, infatti, sono forme di autodifesa che proteggono la pelle sottostante. e compaiono in determinate situazioni di stress della pelle, come l’utilizzo prolungato di scarpe scomode e il contatto della cute del piede con materiali duri e poco traspiranti.In risposta a tali situazioni di discomfort, la pelle tende a produrre un accumulo di siero contenuto in una sacca dalla consistenza più o meno morbida. Questo “cuscinetto naturale”, se sottoposto a pressione, può generare fastidio e dolore.Da qui la domanda a cui spesso non sappiamo dare una risposta: come camminare con le vesciche ai piedi? Seguendo questi pratici consigli, potrai cercare di risolvere il problema in modo efficace:• Scegli delle scarpe adatte alla conformazione del tuo piede e di qualità: l’importante è che siano realizzate con materiali traspiranti, morbidi e adatti alla camminata e che non siano troppo piccole o troppo grandi.• Utilizza delle calze tecniche o di cotone morbido, per evitare che si produca dell’umidità dovuta alla sudorazione e di conseguenza un peggioramento dello stato delle vesciche.• Serviti di cerotti appositi che limitano il dolore ammortizzando gli sfregamenti della pelle.Una volta adottati questi accorgimenti, non ti resta che aspettare che il tempo faccia il suo corso, resistendo alla tentazione di bucare le vesciche. Potrebbero infatti infiltrarsi dei batteri nella ferita, infettandola e provocando danni anche gravi.Se la vescica dovesse invece rompersi da sola, disinfettala immediatamente e medicala con una garza che andrà cambiata di frequente.Continua a leggere per scoprire le cause della formazione, come prevenire le vesciche ai piedi e quali rimedi utilizzare in caso della loro comparsa. Scarpe e vesciche: che relazione c’è? Esiste una correlazione fra scarpe, vesciche e mal di piedi? Certo che sì.Indossare delle scarpe troppo strette, larghe o con materiali sintetici e non traspiranti, può essere fonte di stress, sia a livello delle dita dei piedi sia a livello di tallone e avampiede, tale da dar luogo non solo a una fastidiosa sensazione di dolore, ma da causare anche la formazione di vesciche sui piedi.Parlando di scarpe e piedi, ecco allora alcuni suggerimenti per assicurarti di scegliere le calzature più adatte a te: accertati che la misura sia perfetta e che calzi il tuo piede senza stringerlo eccessivamente o viceversa senza che le scarpe risultino troppo larghe o troppo grandi. È molto importante fare dei passi di prova prima di procedere all’acquisto delle nuove calzature, per accertarsi che l’avampiede sia ben saldo e il tallone non scivoli; presta attenzione anche alle suole delle scarpe, dal momento che questa è la parte che tende a usurarsi più velocemente, soprattutto in prossimità di alluci e talloni; Scegli le scarpe in base all’utilizzo che dovrai farne, in modo da evitare frizioni e sfregamenti dovuti a materiali o a una struttura inadeguata rispetto alla funzione per cui sono state realizzate; in caso decidessi di acquistare delle calzature online, accertati della corrispondenza della misura con la lunghezza del tuo piede, in modo da evitare brutte sorprese quando le riceverai. Scopri anche gli altri consigli dell’Esperto del Piede su come scegliere le scarpe giuste per te! Consigli per rendere comode le scarpe Dopo aver acquistato un paio di scarpe nuove, come puoi renderle comode e pronte per essere utilizzate evitando la comparsa di vesciche ai piedi?Se sono calzature in pelle, un materiale generalmente più duro che in caso di frizione eccessiva potrebbe causare le vesciche, inserisci dentro la tomaia dei calzini spessi e passaci sopra (a distanza) un getto d’aria calda aiutandoti con il phon, in modo che si ammorbidiscano e diventino più comode.Prima di utilizzare delle scarpe nuove per lunghe camminate, indossale per qualche tempo anche dentro casa, in modo che prendano la forma del tuo piede e si ammorbidiscano! Utilizza anche delle solette in gel per renderle più confortevoli.Meglio inoltre mantenere la pelle dei piedi sempre ben idratata, per prevenire le screpolature e rendere così i piedi anche meno suscettibili a traumi ripetuti, come la frizione con cinturini troppo stretti.Questi sono alcuni accorgimenti per la prevenzione del disturbo. Quando si tratta poi di camminare se hai le vesciche ai piedi, soprattutto in caso di lunghe camminate o escursioni durante le vacanze estive, quando il caldo e la sudorazione sono in costante aumento e i piedi tendono a gonfiarsi, ecco qualche consiglio: utilizza scarpe o scarponcini mezzo numero o un numero più grandi rispetto alle tue calzature solite; indossa calzini tecnici in caso di scarponcini o di cotone per le scarpe chiuse; applica dei cerotti per vesciche sulle dita dei piedi o sul tallone, scegliendo la taglia dei cerotti a seconda della localizzazione e della grandezza delle vesciche. Come scegliere e come applicare i cerotti per le vesciche ai piedi Abbiamo parlato di scarpe poco adatte alle attività per cui sono state comprate e di calzature scelte senza verificare che fossero effettivamente della misura corretta, ma le vesciche sono un problema insidioso che può comparire per le motivazioni più svariate, fra cui possiamo annoverare anche scottature e gelo.Quando si forma una vescica, un rimedio efficace per alleviare il fastidio e trovare sollievo dal dolore può essere utilizzare cerotti ammortizzanti, che faranno anche da barriera contro batteri ed eventuali infezioni che potrebbero verificarsi se le vesciche dovessero rompersi.Puoi ricorrere a quelli di piccole dimensioni se la vescica è agli stadi iniziali o aumentare la misura del cerotto a seconda dell’estensione della lesione.Una volta acquistato questo dispositivo medico, dovrai come prima cosa disinfettare l’area del piede interessata, asciugarla accuratamente con una garza o un fazzoletto, rimuovere la pellicola e applicare il cerotto sulla vescica, esercitando una lieve pressione. A questo punto, non dovrai far altro che attendere che il cerotto si stacchi da solo!
Dall’organizzare una gita in montagna all’andare a sciare, la stagione invernale, grazie alle basse temperature, fornisce davvero tante occasioni per divertirsi... così come per prendersi qualche malanno! Non parliamo solo di febbre e raffreddore, ma anche di possibili problematiche dei piedi. Qualunque attività stia pianificando, ricordati che oltre a cappelli, cappotti e a tutto l’occorrente per ripararti dal freddo, dovresti assicurarti di tenere al caldo anche i tuoi piedi: con l’abbassamento delle temperature, oltre ai canonici malanni di stagione, potrebbero presentarsi anche i geloni, una condizione piuttosto fastidiosa e molto comune. Sei all’aperto, magari da un po’ di tempo, senti freddo e hai una sensazione di dolore e prurito ai piedi? Potrebbe trattarsi dei sintomi iniziali dei geloni ai piedi: se possibile, entra in un posto al chiuso per riacquistare calore corporeo e non sottovalutare le possibili complicazioni. Se non vengono gestiti e curati nella giusta maniera, i geloni possono infatti portare a dei fastidi ben più critici e dolorosi. Cosa sono i geloni ai piedi I geloni ai piedi sono reazioni cutanee molto comuni che tendono a comparire soprattutto con le basse temperature esterne e possono colpire tutti, sia grandi che piccini. Vengono causati da uno sbalzo di temperatura, generalmente da calda a fredda: per via di questo cambiamento, i vasi sanguigni presenti sotto la cute si dilatano e si manifesta con arrossamento, bruciore della pelle gonfiore e possibili vesciche. Quando i geloni si presentano nei bambini, c’è poi il rischio di non accorgersi degli iniziali fastidi provocati dai geloni, dal momento che tendono ad avvertire il freddo più lentamente rispetto agli adulti, o, se sono ancora neonati, non sono in grado di comunicare le loro sensazioni. Proprio per questo, in inverno è importante controllare spesso i piedi dei bambini e proteggerli con calze pesanti. Come riconoscere i geloni ai piedi: i sintomi I sintomi dei geloni ai piedi, per fortuna, si individuano facilmente e si presentano solitamente subito dopo l’esposizione al freddo. I piedi colpiti dai geloni possono presentare: Arrossamento e gonfiore; Dolore; Prurito; Sensazione di intorpidimento e bruciore; Variazione del colore della pelle, da viola a blu scuro. Inoltre, i sintomi dei geloni possono peggiorare se i piedi, dopo essere stati al freddo, entrano a contatto con un ambiente caldo in maniera repentina. Se hai notato che si stanno formando dei geloni alle dita dei piedi, evita di immergerli in una bacinella di acqua bollente e di avvicinarti subito a una fonte di calore, pensando di accelerare il riscaldamento: potresti provocare un’ulteriore dilatazione dei capillari, con il rischio di peggiorare la situazione. Se non vengono trattati in maniera adeguata, i geloni ai piedi possono peggiorare e formare, nei casi più gravi, vesciche e ulcere cutanee, provocando possibili infezioni e complicando notevolmente la guarigione della pelle. Se i tuoi piedi dovessero soffrire di geloni da freddo, corri subito ai ripari, confrontandoti con uno specialista se noti complicazioni. Quali sono le cause dei geloni ai piedi? Il nostro organismo è abituato una temperatura di 37° C e, quando viene esposto ad un cambio di temperatura esterna, cerca di proteggersi attivando una serie di meccanismi. Il principale protagonista di questa difesa è la vasodilatazione dei vasi sanguigni, un sistema che permette agli organi più preziosi, quali cuore e cervello, di non essere mai a corto di ossigeno per poter continuare a funzionare. Questo vuol dire che il corpo, proteggendo gli organi più interni, lascia scoperte e più vulnerabili le parti più esterne del corpo, come mani e piedi. Quando il freddo è intenso e il tuo corpo non è abbastanza coperto oppure è esposto al freddo per tanto tempo, potresti notare la formazione di geloni ai piedi, con arrossamenti e bruciori: è la risposta del tuo corpo che sta cercando di proteggere gli organi più importanti. Oltre al freddo, ci possono essere altre cause del disturbo, ovvero situazioni che possono portare alla vasodilatazione dei capillari: ad esempio, l’utilizzo di farmaci vasocostrittori, il fumo e alcune patologie cardiovascolari periferiche. Come prevenire i geloni ai piedi? Prima di uscire a contatto con l’aria gelida invernale, o prima di passare una giornata in montagna o a sciare, ci sono diversi accorgimenti che puoi adottare per prevenire la formazione di geloni. Indossa calze pesanti, meglio se di lana, e scarpe adatte, calde e impermeabili, soprattutto se devi trascorrere molto tempo all’esterno senza la possibilità di riscaldarti in un posto al chiuso. Inoltre, potresti inserire nelle scarpe delle suole termiche o degli scaldapiedi, per tenere i piedi al caldo il più a lungo possibile. Questi accorgimenti possono risultare ovvi, ma sono spesso in grado di arginare o addirittura prevenire i geloni ai piedi, mantenendoti al caldo durante l’esposizione al freddo esterno. Quali sono i rimedi per i geloni ai piedi? Sei fuori, al freddo, nonostante tutti gli accorgimenti il disturbo è comparso e ti stai chiedendo “come posso curare i geloni ai piedi”? Ricordati che a seconda della gravità del disturbo, puoi adottare diversi rimedi per geloni ai piedi. Nei casi più lievi i geloni tendono a scomparire nell’arco di due-tre giorni, soprattutto se fai attenzione a: Limitare il più possibile l’esposizione al freddo: entra in un posto al chiuso ed evita di stare all’esterno ulteriormente! Riscaldare i piedi con acqua tiepida (non bollente, per evitare lo shock termico) Evitare di irritare le zone colpite con eventuali sfregamenti Utilizzare delle creme e pomate apposite Se ti accorgi che il prurito e il bruciore superano una certa soglia di dolore e i geloni ai piedi persistono, rivolgiti ad uno specialista che ti saprà indicare la cura adatta.
Dall’organizzare una gita in montagna all’andare a sciare, la stagione invernale, grazie alle basse temperature, fornisce davvero tante occasioni per divertirsi... così come per prendersi qualche malanno! Non parliamo solo di febbre e raffreddore, ma anche di possibili problematiche dei piedi. Qualunque attività stia pianificando, ricordati che oltre a cappelli, cappotti e a tutto l’occorrente per ripararti dal freddo, dovresti assicurarti di tenere al caldo anche i tuoi piedi: con l’abbassamento delle temperature, oltre ai canonici malanni di stagione, potrebbero presentarsi anche i geloni, una condizione piuttosto fastidiosa e molto comune. Sei all’aperto, magari da un po’ di tempo, senti freddo e hai una sensazione di dolore e prurito ai piedi? Potrebbe trattarsi dei sintomi iniziali dei geloni ai piedi: se possibile, entra in un posto al chiuso per riacquistare calore corporeo e non sottovalutare le possibili complicazioni. Se non vengono gestiti e curati nella giusta maniera, i geloni possono infatti portare a dei fastidi ben più critici e dolorosi. Cosa sono i geloni ai piedi I geloni ai piedi sono reazioni cutanee molto comuni che tendono a comparire soprattutto con le basse temperature esterne e possono colpire tutti, sia grandi che piccini. Vengono causati da uno sbalzo di temperatura, generalmente da calda a fredda: per via di questo cambiamento, i vasi sanguigni presenti sotto la cute si dilatano e si manifesta con arrossamento, bruciore della pelle gonfiore e possibili vesciche. Quando i geloni si presentano nei bambini, c’è poi il rischio di non accorgersi degli iniziali fastidi provocati dai geloni, dal momento che tendono ad avvertire il freddo più lentamente rispetto agli adulti, o, se sono ancora neonati, non sono in grado di comunicare le loro sensazioni. Proprio per questo, in inverno è importante controllare spesso i piedi dei bambini e proteggerli con calze pesanti. Come riconoscere i geloni ai piedi: i sintomi I sintomi dei geloni ai piedi, per fortuna, si individuano facilmente e si presentano solitamente subito dopo l’esposizione al freddo. I piedi colpiti dai geloni possono presentare: Arrossamento e gonfiore; Dolore; Prurito; Sensazione di intorpidimento e bruciore; Variazione del colore della pelle, da viola a blu scuro. Inoltre, i sintomi dei geloni possono peggiorare se i piedi, dopo essere stati al freddo, entrano a contatto con un ambiente caldo in maniera repentina. Se hai notato che si stanno formando dei geloni alle dita dei piedi, evita di immergerli in una bacinella di acqua bollente e di avvicinarti subito a una fonte di calore, pensando di accelerare il riscaldamento: potresti provocare un’ulteriore dilatazione dei capillari, con il rischio di peggiorare la situazione. Se non vengono trattati in maniera adeguata, i geloni ai piedi possono peggiorare e formare, nei casi più gravi, vesciche e ulcere cutanee, provocando possibili infezioni e complicando notevolmente la guarigione della pelle. Se i tuoi piedi dovessero soffrire di geloni da freddo, corri subito ai ripari, confrontandoti con uno specialista se noti complicazioni. Quali sono le cause dei geloni ai piedi? Il nostro organismo è abituato una temperatura di 37° C e, quando viene esposto ad un cambio di temperatura esterna, cerca di proteggersi attivando una serie di meccanismi. Il principale protagonista di questa difesa è la vasodilatazione dei vasi sanguigni, un sistema che permette agli organi più preziosi, quali cuore e cervello, di non essere mai a corto di ossigeno per poter continuare a funzionare. Questo vuol dire che il corpo, proteggendo gli organi più interni, lascia scoperte e più vulnerabili le parti più esterne del corpo, come mani e piedi. Quando il freddo è intenso e il tuo corpo non è abbastanza coperto oppure è esposto al freddo per tanto tempo, potresti notare la formazione di geloni ai piedi, con arrossamenti e bruciori: è la risposta del tuo corpo che sta cercando di proteggere gli organi più importanti. Oltre al freddo, ci possono essere altre cause del disturbo, ovvero situazioni che possono portare alla vasodilatazione dei capillari: ad esempio, l’utilizzo di farmaci vasocostrittori, il fumo e alcune patologie cardiovascolari periferiche. Come prevenire i geloni ai piedi? Prima di uscire a contatto con l’aria gelida invernale, o prima di passare una giornata in montagna o a sciare, ci sono diversi accorgimenti che puoi adottare per prevenire la formazione di geloni. Indossa calze pesanti, meglio se di lana, e scarpe adatte, calde e impermeabili, soprattutto se devi trascorrere molto tempo all’esterno senza la possibilità di riscaldarti in un posto al chiuso. Inoltre, potresti inserire nelle scarpe delle suole termiche o degli scaldapiedi, per tenere i piedi al caldo il più a lungo possibile. Questi accorgimenti possono risultare ovvi, ma sono spesso in grado di arginare o addirittura prevenire i geloni ai piedi, mantenendoti al caldo durante l’esposizione al freddo esterno. Quali sono i rimedi per i geloni ai piedi? Sei fuori, al freddo, nonostante tutti gli accorgimenti il disturbo è comparso e ti stai chiedendo “come posso curare i geloni ai piedi”? Ricordati che a seconda della gravità del disturbo, puoi adottare diversi rimedi per geloni ai piedi. Nei casi più lievi i geloni tendono a scomparire nell’arco di due-tre giorni, soprattutto se fai attenzione a: Limitare il più possibile l’esposizione al freddo: entra in un posto al chiuso ed evita di stare all’esterno ulteriormente! Riscaldare i piedi con acqua tiepida (non bollente, per evitare lo shock termico) Evitare di irritare le zone colpite con eventuali sfregamenti Utilizzare delle creme e pomate apposite Se ti accorgi che il prurito e il bruciore superano una certa soglia di dolore e i geloni ai piedi persistono, rivolgiti ad uno specialista che ti saprà indicare la cura adatta.
I piedi sono una parte fondamentale del nostro organismo, in quanto forniscono stabilità, equilibrio e supporto. La loro struttura anatomica è piuttosto complessa, formata da diverse parti, ognuna delle quali ha una funzione specifica. Se dovessi sentire dolore ai piedi, riuscire a collocare il dolore grazie alla conoscenza dell’anatomia dei piedi potrebbe esserti utile per spiegare a uno specialista il disturbo specifico e per poter trovare un trattamento adeguato alla prevenzione del dolore e delle infiammazioni. Ma andando nello specifico, come è fatto un piede umano? I piedi sono strutture flessibili di ossa, articolazioni, muscoli e tessuti molli che ci permettono di stare in piedi ed eseguire attività come camminare, correre e saltare. Si possono distinguere tre sezioni principali: L'avampiede, che contiene le cinque dita (falangi) e cinque ossa chiamate metatarsi; Il mesopiede, ovvero la zona centrale del piede; Il retropiede, che forma il tallone e la caviglia. Muscoli, tendini e legamenti percorrono l’interno del piede, dalle dita fino al tallone, permettendo di al piede di sostenere il peso corporeo in maniera omogenea e di svolgere movimenti come camminare, correre, saltare. Ad esempio, il tendine di Achille collega il tallone al muscolo del polpaccio ed è essenziale per correre: grazie a questo tendine, puoi stare in equilibrio sulle punte! Come è fatta l’Anatomia del Piede? Partiamo dalle Ossa Nel piede si trovano 26 ossa, ovvero circa il 25% delle ossa presenti nel nostro corpo, e sono spesso classificate in tre gruppi: tarsali, metatarsi e falangi. I tarsali sono un gruppo composto da sette ossa collocate vicino alla caviglia: fanno parte di questo gruppo, ad esempio, l'astragalo e il calcagno (l'osso più grande del piede). L'astragalo si trova sulla parte superiore del piede ed è collegato alla tibia e al perone della gamba. Il calcagno, invece, si trova sotto l'astragalo e forma il tallone. I metatarsi sono collocati verso le dita dei piedi e aiutano a collegare le dita dei piedi alla caviglia, aiutano a stabilire l’equilibrio durante la camminata o la corsa. Infine, le falangi sono le ossa che compongono le dita dei piedi: sono 14, due per ogni alluce e tre in ciascun altro dito. Come è Fatto il Piede e Quali Sono i suoi Muscoli? I muscoli del piede aiutano il movimento naturale del corpo, accompagnando l’andatura e supportando la nostra postura. Come distinguere i muscoli del piede? Esistono due grandi macrogruppi: i muscoli estrinseci, posizionati all’estremità della parte posteriore, anteriore e laterale della gamba, che permettono l’inclinazione del piede verso l’interno o l’esterno, e i muscoli intrinseci, inseriti all’interno del piede, che aiutano a stabilizzare l’arco plantare. L’Anatomia delle Articolazioni del Piede Le articolazioni sono un insieme di componenti che connettono delle superfici ossee, e si suddividono in fisse, come quelle del cranio, semimobili e mobili. Il loro scopo è quello di dare stabilità ad alcune parti del corpo, ma anche di permettere movimenti (come, ad esempio, le articolazioni del ginocchio o del gomito). Per quanto riguarda l’anatomia dei piedi, le articolazioni sono suddivise in diversi gruppi, seguendo le fasce ossee: infatti, possiamo distinguere delle ossa tarsali, metatarsali e delle falangi. Ad esempio, una delle articolazioni più importanti del piede è la caviglia, che permette la mobilità del piede e la deambulazione. Anatomia del Piede: Quali sono i Tendini? I tendini sono dei tessuti fibrosi che collegano le ossa ai muscoli, formati da due sostanze, una più resistente, chiamata collagene, e una più flessibile, l’elastina. Concentrandoci sull’anatomia del piede, il tendine più grande è quello di Achille: questo si estende dai muscoli del polpaccio fino al calcagno, e ricopre un ruolo molto importante per diversi movimenti - come correre, camminare e salire le scale. Se il tendine achilleo è il più grande, quello più lungo presente nel nostro corpo è la fascia plantare, che corre sotto il piede collegando il tallone alle dita del piede, e formando così l'arco. Le Patologie dei Piedi più Comuni Poiché il piede è una struttura così complessa, soggetta molto spesso a pressioni e urti, ci sono diverse patologie che potrebbero insorgere. Ad esempio, per quanto riguarda i tendini, la patologia più famosa è la tendinite, ovvero un’infiammazione che colpisce il tessuto fibroso: può essere causata da sollecitazioni ripetute, un sovraccarico del piede o uno sforzo piuttosto intenso. Un altro esempio di patologie dei piedi lo possiamo trovare negli speroni del tallone, ovvero piccole escrescenze ossee che si formano lungo i bordi delle ossa. Questa condizione può causare molto dolore, sia stando in piedi, sia quando si è in movimento. Infine, possono essere presenti delle malformazioni, come ad esempio l’alluce valgo, un “grumo osseo” che si forma nell'articolazione dell'alluce, dove il metatarso incontra la prima delle falangi. Indossare scarpe strette, passare molto tempo in piedi e utilizzare calzature inadatte alle nostre attività quotidiane, sono tutti fattori di rischio per la formazione dell’alluce valgo.
LA NOSTRA GUIDA PER LE UNGHIE AFFETTE DA MICOSI Leggi i nostri consigli e suggerimenti su come riconoscere la micosi dell’unghia, cosa la può causare e come trattare l'infezione per evitare le recidive. L’onicomicosi o micosi dell’unghia è un problema comune Sommario CHE COS'È LA MICOSI DELL’UNGHIA? COME RICONOSCERE LA MICOSI DELL’UNGHIA? QUALI SONO LE CAUSE DELLA MICOSI DELL’UNGHIA? COME PUOI PREVENIRE LA MICOSI DELL’UNGHIA? COME TRATTARE LE INFEZIONI DA MICOSI L'infezione da onicomicosi è un problema comune e ha maggiori probabilità di verificarsi quando invecchiamo o a seguito di una lesione dell'unghia. Un'infezione da onicomicosi può causare dolore e fastidio ed essere anche frustrante perché lascia l'unghia rovinata e mette in luce quanto sono poco attraenti i vostri piedi. CHE COS'È LA MICOSI DELL’UNGHIA? La micosi dell’unghia è un problema comune che può colpire qualsiasi unghia, delle mani come dei piedi. Le unghie dei piedi sono la parte del corpo più colpita dalle micosi perché l'ambiente caldo-umido e buio delle scarpe è adatto per la riproduzione e la crescita dei funghi sulle unghie del piede. L'infezione si verifica a causa della crescita di un fungo sotto la superficie ungueale. Le spore del fungo si fanno strada tra l'unghia del piede e la pelle sotto il letto ungueale nutrendosi della pelle o della cheratina dell'unghia. Anche se non è una condizione grave, è però spiacevole anche perché le unghie diventano scolorite, ispessite e distorte. La corretta definizione medica è Onicomicosi Subungueale Distale (DSO) ed è il più comune tipo di infezione fungina dell'unghia. La DSO infetta la pelle sotto il letto ungueale e l’unghia stessa che spesso diventa gialla o marrone e diventa debole, sfaldata e si può anche staccare dalla pelle. Un altro tipo di infezione fungina dell'unghia è l'Onicomicosi Superficiale Bianca che si può osservare sullo strato superiore dell'unghia. Inizialmente si formano delle macchie bianche sulla superficie dell’unghia e, dopo un po’ di tempo, la superficie dell'unghia si può ricoprire di una polverina bianca e friabile, tipo gesso. L'unghia non si ispessisce e non si separa dalla pelle. COME RICONOSCERE LA MICOSI DELL’UNGHIA Le unghie sane sono lisce, rosate e presentano una sottile striscia bianca sulla punta. Per riconoscere la micosi dell’unghia si possono osservare dei segnali abbastanza evidenti, quali: Le unghie iniziano a sembrare opache e a cambiare aspetto. Vi è uno scolorimento attorno al bordo dell'unghia. Compaiono alcune macchie bianche o giallastre sull'unghia. L'unghia si ispessisce o diventa fragile. L'unghia si sbriciola e si rompe, o addirittura si separa dalla pelle. Si prova disagio quando si indossano le scarpe, si cammina o si è in piedi per un po’ di tempo. È importante agire rapidamente se si nota uno di questi sintomi. Se l’infezione non viene trattata, può peggiorare e diffondersi ad altre unghie. Puoi provare un trattamento per micosi dell’unghia che aiuta a prevenire la diffusione dell'infezione e delle recidive delle unghie affette da micosi. QUALI SONO LE CAUSE DELLA MICOSI DELL’UNGHIA? Anche se vi prendete cura dei vostri piedi regolarmente, potreste comunque prendere un’infezione da micosi. I funghi che causano l'infezione sono altamente contagiosi. Crescono e si diffondono negli ambienti caldo-umidi a cui i nostri piedi vengono esposti ogni giorno, come le piscine, le docce o le palestre dove può capitare di camminare a piedi nudi. Altre cause frequenti sono: Non detergere correttamente i piedi e non asciugare correttamente le dita dei piedi Indossare scarpe che fanno surriscaldare e sudare i piedi. Anche il piede d'atleta può facilmente diffondersi all'unghia del piede e provocare una micosi. Il rischio di infezione può essere anche aumentato in presenza di un'unghia del piede danneggiata. COME PUOI PREVENIRE LA MICOSI DELL’UNGHIA? Sfortunatamente non si può eliminare il rischio di sviluppare un’infezione da micosi, ma ci sono delle cose semplici che si possono fare per ridurre il rischio di infettarsi. Occorre cercare di tenere i piedi asciutti, indossando calzature che favoriscono la traspirazione del piede evitando così che i funghi possano riprodursi. Buttar via le scarpe vecchie e cambiare i calzini regolarmente. Evitare di camminare a piedi nudi in piscine pubbliche, docce e spogliatoi. Indossare calzature protettive, controllare regolarmente le unghie e tagliarle accuratamente usando. Utilizzare un tagliaunghie disinfettato. Evitare di condividere asciugamani e calze con altre persone e lavare i vostri asciugamani regolarmente. In presenza di piede d'atleta, trattarlo il prima possibile per evitare che l'infezione si possa diffondere alle unghie. Disinfettare regolarmente le scarpe con un prodotto antimicosi in spray o in polvere. COME TRATTARE LE INFEZIONI DA MICOSI L'infezione da micosi lieve può essere trattata con dei prodotti specifici per il trattamento micosi dell’unghia. Solitamente tali prodotti sono dotati di smalto antifungino e lime monouso che vengono utilizzate per rimuovere delicatamente lo strato superiore dell’unghia infetta. La formulazione dello smalto penetra così nell'unghia per trattare la micosi, impedendo al fungo di moltiplicarsi. Questi trattamenti possono richiedere alcuni mesi per funzionare, perché le unghie dei piedi hanno bisogno di tempo per ricrescere, crescendo solo 1-2 mm al mese. Si potrà notare un visibile miglioramento dell'infezione solo dopo la ricrescita dell'unghia danneggiata. È raccomandabile iniziare a trattare l'infezione il più presto possibile, non appena se ne notano i primi segni.
I piedi sono una parte fondamentale del nostro organismo, in quanto forniscono stabilità, equilibrio e supporto. La loro struttura anatomica è piuttosto complessa, formata da diverse parti, ognuna delle quali ha una funzione specifica. Se dovessi sentire dolore ai piedi, riuscire a collocare il dolore grazie alla conoscenza dell’anatomia dei piedi potrebbe esserti utile per spiegare a uno specialista il disturbo specifico e per poter trovare un trattamento adeguato alla prevenzione del dolore e delle infiammazioni. Ma andando nello specifico, come è fatto un piede umano? I piedi sono strutture flessibili di ossa, articolazioni, muscoli e tessuti molli che ci permettono di stare in piedi ed eseguire attività come camminare, correre e saltare. Si possono distinguere tre sezioni principali: L'avampiede, che contiene le cinque dita (falangi) e cinque ossa chiamate metatarsi; Il mesopiede, ovvero la zona centrale del piede; Il retropiede, che forma il tallone e la caviglia. Muscoli, tendini e legamenti percorrono l’interno del piede, dalle dita fino al tallone, permettendo di al piede di sostenere il peso corporeo in maniera omogenea e di svolgere movimenti come camminare, correre, saltare. Ad esempio, il tendine di Achille collega il tallone al muscolo del polpaccio ed è essenziale per correre: grazie a questo tendine, puoi stare in equilibrio sulle punte! Come è fatta l’Anatomia del Piede? Partiamo dalle Ossa Nel piede si trovano 26 ossa, ovvero circa il 25% delle ossa presenti nel nostro corpo, e sono spesso classificate in tre gruppi: tarsali, metatarsi e falangi. I tarsali sono un gruppo composto da sette ossa collocate vicino alla caviglia: fanno parte di questo gruppo, ad esempio, l'astragalo e il calcagno (l'osso più grande del piede). L'astragalo si trova sulla parte superiore del piede ed è collegato alla tibia e al perone della gamba. Il calcagno, invece, si trova sotto l'astragalo e forma il tallone. I metatarsi sono collocati verso le dita dei piedi e aiutano a collegare le dita dei piedi alla caviglia, aiutano a stabilire l’equilibrio durante la camminata o la corsa. Infine, le falangi sono le ossa che compongono le dita dei piedi: sono 14, due per ogni alluce e tre in ciascun altro dito. Come è Fatto il Piede e Quali Sono i suoi Muscoli? I muscoli del piede aiutano il movimento naturale del corpo, accompagnando l’andatura e supportando la nostra postura. Come distinguere i muscoli del piede? Esistono due grandi macrogruppi: i muscoli estrinseci, posizionati all’estremità della parte posteriore, anteriore e laterale della gamba, che permettono l’inclinazione del piede verso l’interno o l’esterno, e i muscoli intrinseci, inseriti all’interno del piede, che aiutano a stabilizzare l’arco plantare. L’Anatomia delle Articolazioni del Piede Le articolazioni sono un insieme di componenti che connettono delle superfici ossee, e si suddividono in fisse, come quelle del cranio, semimobili e mobili. Il loro scopo è quello di dare stabilità ad alcune parti del corpo, ma anche di permettere movimenti (come, ad esempio, le articolazioni del ginocchio o del gomito). Per quanto riguarda l’anatomia dei piedi, le articolazioni sono suddivise in diversi gruppi, seguendo le fasce ossee: infatti, possiamo distinguere delle ossa tarsali, metatarsali e delle falangi. Ad esempio, una delle articolazioni più importanti del piede è la caviglia, che permette la mobilità del piede e la deambulazione. Anatomia del Piede: Quali sono i Tendini? I tendini sono dei tessuti fibrosi che collegano le ossa ai muscoli, formati da due sostanze, una più resistente, chiamata collagene, e una più flessibile, l’elastina. Concentrandoci sull’anatomia del piede, il tendine più grande è quello di Achille: questo si estende dai muscoli del polpaccio fino al calcagno, e ricopre un ruolo molto importante per diversi movimenti - come correre, camminare e salire le scale. Se il tendine achilleo è il più grande, quello più lungo presente nel nostro corpo è la fascia plantare, che corre sotto il piede collegando il tallone alle dita del piede, e formando così l'arco. Le Patologie dei Piedi più Comuni Poiché il piede è una struttura così complessa, soggetta molto spesso a pressioni e urti, ci sono diverse patologie che potrebbero insorgere. Ad esempio, per quanto riguarda i tendini, la patologia più famosa è la tendinite, ovvero un’infiammazione che colpisce il tessuto fibroso: può essere causata da sollecitazioni ripetute, un sovraccarico del piede o uno sforzo piuttosto intenso. Un altro esempio di patologie dei piedi lo possiamo trovare negli speroni del tallone, ovvero piccole escrescenze ossee che si formano lungo i bordi delle ossa. Questa condizione può causare molto dolore, sia stando in piedi, sia quando si è in movimento. Infine, possono essere presenti delle malformazioni, come ad esempio l’alluce valgo, un “grumo osseo” che si forma nell'articolazione dell'alluce, dove il metatarso incontra la prima delle falangi. Indossare scarpe strette, passare molto tempo in piedi e utilizzare calzature inadatte alle nostre attività quotidiane, sono tutti fattori di rischio per la formazione dell’alluce valgo.