DISTORSIONE E SLOGATURA DELLA CAVIGLIA: SINTOMI, CAUSE E RIMEDI Le distorsioni alle caviglie sono delle tipologie di infortuni dei muscoli e dei legamenti molto comuni, che i medici sono abituati a vedere ogni giorno. Oltre a dolore e gonfiore, può essere difficile muovere correttamente il piede. Le buone notizie sono che ci sono molti consigli per curarle in autonomia e spesso la maggior parte degli infortuni possono guarire bene da soli. COSA SONO LE DISTORSIONI E LE LESIONI DELLA CAVIGLIA? Una distorsione è un infortunio a uno o più legamenti della caviglia. I legamenti sono bande di tessuto fibroso che connettono un osso con l’altro e supportano le articolazioni. Le distorsioni alla caviglia si verificano quando il piede effettua una torsione anomala, estendendo o addirittura andando a strappare i legamenti nel movimento. Le tensioni, riferite anche a muscoli o tendini, possono verificarsi anche nei piedi in seguito a un eccessivo allungamento o rottura. QUALI SONO I SINTOMI DI UNA DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA? I sintomi delle distorsioni o degli strappi dipendono dalla gravità dell’infortunio, ma solitamente sono: Dolore e tensione; Gonfiore; Segni di contusione, lividi; Difficoltà di movimento; Difficoltà ad appoggiare il peso sul piede; Instabilità della caviglia; Spasmi o crampi ai muscoli. QUALI SONO LE CAUSE DI DISTORSIONI E LESIONI ALLA CAVIGLIA? Le distorsioni si verificano quando si effettua un movimento anomalo che può causare un eccessivo allungamento e danneggiamento ai legamenti, tendini o muscoli. Lo svolgimento di attività molto faticose, movimenti fisici che vanno al di là delle proprie abilità e il mancato riscaldamento prima dell’esercizio fisico, possono aumentare il rischio di danneggiamento e di prendere una storia al piede. CONSIGLI PER PREVENIRE E TRATTARE DISTORSIONI E LESIONI DELLA CAVIGLIA Queste tipologie di infortuni possono essere gestite in autonomia, adottando un approccio P.R.I.C.E. (Protect, Rest, Ice, Compression, Elevation, cioè proteggi, riposa, ghiaccio, compressione ed elevazione) ed evitando invece H.A.R.M. (Heat, Alcohol, Running, and Massage cioè calore, alcol, corsa e massaggio) nelle prime 48-72 ore dopo l’infortunio.Approccio PRICE, per gestire correttamente una distorsione: Proteggere la zona, per prevenire ulteriori infortuni utilizzare una «cavigliera» o indossare scarpe alte che supportano la caviglia. Tenere a riposo l’articolazione interessata per 48-72 ore dopo l’infortunio. Se necessario, utilizzare delle stampelle per camminare. Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona interessata per 15-20 minuti a distanza di qualche ora da un impacco e l’altro, per un massimo di tre giorni. In questo modo si riduce il flusso sanguigno al legamento danneggiato, limitando il dolore, l’infiammazione e la contusione. Comprimere l’area con un bendaggio per limitare il gonfiore. Assicurarsi CONTROLLARE che il bendaggio non sia troppo stretto, ma che venga applicato solo una leggera pressione. Tenere le gambe sollevate per ridurre il gonfiore. Evitare le seguenti situazioni: Il calore di bagni caldi, saune e impacchi di calore per 72 ore. Il calore stimola la circolazione sanguigna, aumentando la contusione e l’infiammazione. L’alcool, perché può favorire il sanguinamento, il gonfiore e rallentare la guarigione. La corsa o altre attività fisiche, perché possono peggiorare ulteriormente l’infortunio. I massaggi per 72 ore dall’infortunio, perché potrebbero causare sanguinamento e gonfiore. Massaggi delicati dopo questo periodo possono essere lenitivi. Se i precedenti consigli e trattamenti non funzionano o se il dolore o il gonfiore peggiorano, se hai febbre alta o ti senti caldo e hai i tremori, contatta il medico per ulteriori consigli.Se al momento dell’infortunio senti un «crack» o se la parte del corpo infortunata si deforma dovresti andare al pronto soccorso.
DOLORE AI TALLONI E ALLE CAVIGLIE: CAUSE E RIMEDI I piedi sono ciò che ci permette di muoverci e le fondamenta della salute del nostro corpo, ma spesso non ce ne prendiamo cura in modo adeguato, trascurando tutta una serie di potenziali problemi. Spesso infatti sottovalutiamo che ci sono tante cose che interessano i nostri piedi: ossa, legamenti, tendini e molto altro. Questo vuol dire che le cause dei dolori al piede possono essere legate a problemi di natura diversa e richiedono dunque trattamenti specifici. Inizia a prendertene cura leggendo i nostri consigli e aiutando a prevenire e a trattare i dolori quotidiani legati in particolare al dolore ai talloni e alle caviglie. QUALI SONO LE CAUSE COMUNI DI DOLORE AI TALLONI E ALLE CAVIGLIE? I dolori ai talloni e alle caviglie sono molto comuni e nella maggior parte dei casi sono causati da alcuni piccoli infortuni o esposizioni a stress ripetuti. Di seguito alcuni dei sintomi e delle condizioni che potrebbero causare dolore: Fascite plantare: è il dolore che si prova sotto il tallone quando si fanno i primi passi dopo essersi appena svegliati o che si prova dopo che non ci si muove per molto tempo. Potresti avere anche delle difficoltà ad alzare le dita dei piedi da terra senza mostrare caratteristiche visibili o particolari. Tendinite d’Achille: si manifesta come dolore dietro la gamba o sopra il tallone, con interessamento al polpaccio quando si sta in punta di piedi o si salgono le scale. Borsiti (infiammazioni di sacche di liquido che attutiscono le articolazioni) Dolore e fastidio nel retro del tallone. CI SONO DEI FATTORI GENETICI O STILI DI VITA CHE POSSONO DETERMINARE IL DOLORE A TALLONI E CAVIGLIE? Talloni e caviglie sono strutturati per assorbire l’impatto del nostro corpo quando camminiamo, corriamo o facciamo qualsiasi tipologia di sforzo fisico, quindi tutti ad un certo punto della propria vita possono sviluppare dei dolori in queste parti del corpo. Un fattore genetico che gioca un ruolo importante è la forma di base del piede, come per esempio i piedi piatti o cavi che possono determinare delle defezioni a livello meccanico. Fattori legati allo stile di vita, come scarpe scomode, o essere sovrappeso o praticare sport, possono anche incrementare il rischio di dolore al tallone e alla caviglia. Le persone anziane e le persone con altre patologie possono essere più suscettibili a questo problema. QUANDO IL DOLORE AI TALLONI È NORMALE E QUANDO DEVO CONTATTARE IL MEDICO? Puoi trattare la maggior parte dei dolori al tallone e alla caviglia in autonomia a casa, seguendo i consigli sottostanti. Comunque, se hai esperienza di problemi ai piedi che non si risolvono da soli o attraverso una routine di cura dei piedi entro due settimane, se il dolore non ti permette di svolgere le attività quotidiane, se il dolore si ripresenta, se avverti una perdita di sensibilità, se hai il diabete o se hai un grande dolore dovuto ad un infortunio e il tuo piede ha una forma strana e senti uno schiocco o un rumore al momento della lesione e fai fatica a muovere la caviglia o il piede, si prega di contattare il tuo medico per ulteriori informazioni e consigli. CONSIGLI PER PREVENIRE E TRATTARE IL DOLORE AI TALLONI E ALLE CAVIGLIE Puoi alleviare il dolore in autonomia provando a: Mettere del ghiaccio sull’area interessata fino a 20 minuti ogni 2/3 ore. Indossare scarpe con un tacco di altezza media (fino a 3cm) con una buona ammortizzazione e supporto del tallone e della pianta del piede. Evitare di camminare o fare esercizio su superfici dure. Fare stretching delicatamente. Indossare talloniere o supporti per le caviglie. Evitare di poggiare il peso sui piedi o di stare in piedi per lunghi periodi di tempo. Evitare di camminare scalzi o di indossare scarpe che non calzano correttamente. Perdere peso se si è sovrappeso. Scopri i nostri consigli per ridurre i fastidi legati al mal di piedi e i tutti i suggerimenti per la bellezza del tuo piede!
Se stai cercando dei rimedi per piedi secchi e screpolati, sei nel posto giusto!Noi di Espertodelpiede.it non vogliamo semplicemente suggerirti come trattare questi fastidiosi inestetismi, ma desideriamo aiutarti a individuare i sintomi e le cause dei piedi secchi, duri, che si spellano e creare con te una beauty routine capace di contrastare la disidratazione della cute. I sintomi dei piedi secchi Calli, screpolature e secchezza della cute del piede tendono ad essere fonte di disagio soprattutto durante la bella stagione, dal momento che le scarpe aperte e l’aumento della sudorazione come vedremo possono aumentare l’entità del problema, fino ad arrivare ai piedi che si spellano o alla comparsa di profonde spaccature sui talloni. Quali sono dunque i sintomi dei piedi secchi e come intervenire tempestivamente?Oltre all’insorgere di piccole screpolature sul tallone o sulla pianta dei piedi, sintomo che la pelle è molto secca, anche se senti prurito o vedi un rossore accentuarsi giorno dopo giorno sull’arco plantare o sul tallone, potresti essere a rischio di screpolature imminenti e il consiglio quindi è di correre subito ai ripari. Innanzitutto, presta particolare attenzione alla zona del calcagno, dal momento che tende ad essere la parte meno idratata del corpo e allo stesso tempo è quella più sottoposta a una pressione costante. Inoltre, a peggiorare ulteriormente la situazione contribuisce l’utilizzo di calzini in tessuto sintetico o di scarpe scomode e poco traspiranti, per cui prediligi calzini in cotone e scarpe adatte alla conformazione anatomica del tuo piede realizzate con materiali traspiranti. Le cause della secchezza dei piedi Il disturbo cutaneo della secchezza ai piedi è piuttosto comune e se lo stato di disidratazione della pelle è molto avanzato possono crearsi delle vere e proprie crepe, soprattutto in prossimità di talloni e calcagni, dal momento che sono zone continuamente sottoposte a sfregamento. Come per tutti i disturbi, anche la secchezza dei piedi non deve essere trascurata, poiché potrebbe dare origine a complicazioni anche gravi (leggi anche il nostro approfondimento specifico sulla pelle secca dei piedi).Il più delle volte la causa di questo fastidioso disagio non è univoca, anche se solitamente è riconducibile all'eccessiva disidratazione del piede. Il mancato utilizzo di creme idratanti, emollienti e nutrienti, così come il contatto continuo tra piede e tessuti irritanti, può inaridire eccessivamente la pelle dei tuoi arti inferiori. Di conseguenza, con la disidratazione, la cute del piede s'indurisce fino a screpolarsi.Le cause di piedi secchi e screpolati sono svariate, ma tra le più comuni troviamo: predisposizione genetica alla pelle secca; particolare sensibilità ai tessuti sintetici e poco traspiranti; condizioni fisiche particolari che provocano un minor afflusso sanguigno agli arti periferici; avanzare dell’età, che provoca una perdita di tono e idratazione della cute. Tra gli altri fattori di rischio, si possono annoverare anche:comportamenti sbagliati, come camminare a piedi nudi o indossare sandali aperti molto bassi, come gli infradito, che comportano un contatto ravvicinato del piede con il suolo, la polvere e lo sporco; utilizzare prodotti cosmetici aggressivi o inadeguati alle esigenze della tua pelle, che quindi impoveriscono la naturale pellicola protettiva idrolipidica della pelle e la disidratano ulteriormente; utilizzare scarpe scomode o senza calzini; soffrire di particolari condizioni patologiche della pelle, come la psoriasi, che possono provocare la formazione di screpolature; essere in sovrappeso, una condizione che aumentando la pressione esercitata sul piede può comportare maggiori sfregamenti della pelle; avere un eczema, il piede d’atleta e altri tipi di infezione, che tendono a indebolire la cute; avere calli e duroni ai piedi che indeboliscono ulteriormente il derma; praticare sport a livello agonistico, dal momento che l’attività fisica riduce l’idratazione e l’utilizzo di calzature sportive può comportare un’eccessiva sudorazione del piede, con un conseguente aumento dell’umidità e una desquamazione della pelle. Piedi secchi: rimedi e consigli I rimedi per i piedi secchi e screpolati che puoi seguire per evitare il progredire del problema sono semplici ed efficaci. Noi di Esperto del Piede ti consigliamo di dedicare alla sera qualche minuto del tuo tempo per un pediluvio e fare periodicamente uno scrub della pelle, aiutandoti con dei roll esfolianti: ti aiuteranno a rimuovere le cellule morte e a far assorbire meglio le creme nutrienti che applicherai. Cosa fare per piedi che si spellano Se la pelle dei tuoi piedi risulta al tatto particolarmente secca e arida e la cute è irregolare a causa dell'evidente stato di desquamazione, allora è molto probabile che i tuoi piedi si stiano per spellare.Cosa fare quindi per piedi che si spellano? Innanzitutto è necessario ammorbidire le screpolature ed evitare che queste peggiorino fino a lacerarsi, utilizzando apposite creme idratanti e nutrienti.Infatti, oltre a provocare dolore e difficoltà a camminare, se le spellature diventano troppo profonde possono rappresentare una facile via d'accesso per infezioni batteriche e fungine. La tua beauty routine per piedi secchi e screpolati Esistono diversi rimedi da adottare per evitare che le screpolature e la secchezza dei piedi degenerino e prendersene cura con una routine di bellezza costante è il primo passo da intraprendere (hai già letto i nostri approfondimenti su come fare la pedicure e come ammorbidire i talloni duri, secchi e screpolati?).Puoi iniziare il tuo trattamento sanificante con un pediluvio, che consiste nell’immergere i piedi in acqua calda per almeno 20 minuti, in modo da ammorbidire la cute.Il secondo passaggio è quello dell’esfoliazione, che consiste nella rimozione della pelle secca dei piedi attraverso l’utilizzo di strumenti appositi, come roll per pedicure o spugne abrasive, ideali per levigare la pelle. Dopo aver terminato anche questo step, potrai risciacquare i tuoi piedi ed eliminare i residui di pelle morta.Con un panno morbido asciugali poi accuratamente e dedicati all’idratazione: applica una maschera piedi nutriente, che grazie alla pratica forma a calzino aiuterà gli agenti emollienti a penetrare nella pelle secca, oppure applica creme specifiche a base di sostanze cheratolitiche per contrastare la secchezza.Puoi utilizzare anche più volte al giorno dei prodotti a base di urea, soprattutto nelle prime fasi della desquamazione.Seguire con regolarità questi piccoli accorgimenti e utilizzare delle calzature traspiranti e morbide contribuirà a mantenere nutriti ed idratati i tuoi piedi, riducendo il rischio che si secchino e si screpolino.
UNGHIA NERA DEL PIEDE: DA COSA DIPENDE E COME TRATTARLA? Se sei una persona che ama correre o che pratica sport, è molto probabile che tu abbia avuto un’unghia nera nel corso della tua vita. E, sebbene abbia provato a coprirla con dello smalto o a nasconderla sotto le calze, sai bene che è meglio affrontare il problema piuttosto che far finta di niente o non trattarlo. Se invece il trauma non riguarda l’attività fisica, allora il comparire di un’unghia nera, senza trauma, potrebbe essere un segnale di qualcosa di più serio. CHE COS’È L’UNGHIA NERA? Le unghie sono di colore bianco per natura, quindi quando diventano nere può essere segnale di infezione, trauma o altri problemi di salute. QUALI SONO LE CAUSE DELLE UNGHIE NERE? Le cause che determinano l’annerirsi dell’unghia possono essere molteplici. Tra queste le più comuni possono essere: Trauma: solitamente causato da un infortunio all’unghia che può provocare la rottura dei vasi sanguigni sottopelle o la formazione di lividi; Infezioni micotiche: sebbene la maggior parte delle infezioni comporti delle alterazioni cutanee di colore bianco o giallo, possono talvolta manifestarsi attraverso un colore più scuro, come ad esempio nel caso dell’unghia nera Cancro alla pelle: può apparire come un’area marrone sotto la superficie delle unghie; Altre cause: tra le varie altre cause si possono includere anche anemia, diabete, patologie al cuore o ai reni. FATTORI GENETICI O STILE DI VITA POSSONO INCIDERE SULLA FORMAZIONE DELLE UNGHIE NERE, E IN CHE MODO? In aggiunta a quanto detto in precedenza, le situazioni più rischiose riguardano le persone diabetiche, perché tendono ad avere meno sensibilità nei piedi e le persone sportive, perché più soggette ad avere traumi ai piedi. QUANDO DEVO RICHIEDERE UN CONSULTO MEDICO? Se hai recentemente trattato l’unghia o se hai sofferto di un trauma legato ad attività sportiva, non devi necessariamente rivolgerti ad un medico; se invece non sai qual è la causa che ha provocato l’unghia nera o se non migliora o scompare del tutto dopo il periodo di trattamento, rivolgiti ad un professionista. CONSIGLI PER PREVENIRE E TRATTARE L’UNGHIA DEL PIEDE NERA L’unghia del piede nera può essere trattata diversamente a seconda della causa: Se hai subito un infortunio, l’unghia nera scomparirà da sola con la ricrescita dell’unghia stessa; Se hai un’infezione micotica, utilizzare un trattamento antimicotico che limita la formazione dell’unghia nera; Evitare di indossare scarpe troppo strette che stringono le dita; Tagliare regolarmente le unghie, allacciare le scarpe correttamente e alternare le superfici di corsa può aiutare a prevenire questo problema