Dall’organizzare una gita in montagna all’andare a sciare, la stagione invernale, grazie alle basse temperature, fornisce davvero tante occasioni per divertirsi... così come per prendersi qualche malanno! Non parliamo solo di febbre e raffreddore, ma anche di possibili problematiche dei piedi. Qualunque attività stia pianificando, ricordati che oltre a cappelli, cappotti e a tutto l’occorrente per ripararti dal freddo, dovresti assicurarti di tenere al caldo anche i tuoi piedi: con l’abbassamento delle temperature, oltre ai canonici malanni di stagione, potrebbero presentarsi anche i geloni, una condizione piuttosto fastidiosa e molto comune. Sei all’aperto, magari da un po’ di tempo, senti freddo e hai una sensazione di dolore e prurito ai piedi? Potrebbe trattarsi dei sintomi iniziali dei geloni ai piedi: se possibile, entra in un posto al chiuso per riacquistare calore corporeo e non sottovalutare le possibili complicazioni. Se non vengono gestiti e curati nella giusta maniera, i geloni possono infatti portare a dei fastidi ben più critici e dolorosi. Cosa sono i geloni ai piedi I geloni ai piedi sono reazioni cutanee molto comuni che tendono a comparire soprattutto con le basse temperature esterne e possono colpire tutti, sia grandi che piccini. Vengono causati da uno sbalzo di temperatura, generalmente da calda a fredda: per via di questo cambiamento, i vasi sanguigni presenti sotto la cute si dilatano e si manifesta con arrossamento, bruciore della pelle gonfiore e possibili vesciche. Quando i geloni si presentano nei bambini, c’è poi il rischio di non accorgersi degli iniziali fastidi provocati dai geloni, dal momento che tendono ad avvertire il freddo più lentamente rispetto agli adulti, o, se sono ancora neonati, non sono in grado di comunicare le loro sensazioni. Proprio per questo, in inverno è importante controllare spesso i piedi dei bambini e proteggerli con calze pesanti. Come riconoscere i geloni ai piedi: i sintomi I sintomi dei geloni ai piedi, per fortuna, si individuano facilmente e si presentano solitamente subito dopo l’esposizione al freddo. I piedi colpiti dai geloni possono presentare: Arrossamento e gonfiore; Dolore; Prurito; Sensazione di intorpidimento e bruciore; Variazione del colore della pelle, da viola a blu scuro. Inoltre, i sintomi dei geloni possono peggiorare se i piedi, dopo essere stati al freddo, entrano a contatto con un ambiente caldo in maniera repentina. Se hai notato che si stanno formando dei geloni alle dita dei piedi, evita di immergerli in una bacinella di acqua bollente e di avvicinarti subito a una fonte di calore, pensando di accelerare il riscaldamento: potresti provocare un’ulteriore dilatazione dei capillari, con il rischio di peggiorare la situazione. Se non vengono trattati in maniera adeguata, i geloni ai piedi possono peggiorare e formare, nei casi più gravi, vesciche e ulcere cutanee, provocando possibili infezioni e complicando notevolmente la guarigione della pelle. Se i tuoi piedi dovessero soffrire di geloni da freddo, corri subito ai ripari, confrontandoti con uno specialista se noti complicazioni. Quali sono le cause dei geloni ai piedi? Il nostro organismo è abituato una temperatura di 37° C e, quando viene esposto ad un cambio di temperatura esterna, cerca di proteggersi attivando una serie di meccanismi. Il principale protagonista di questa difesa è la vasodilatazione dei vasi sanguigni, un sistema che permette agli organi più preziosi, quali cuore e cervello, di non essere mai a corto di ossigeno per poter continuare a funzionare. Questo vuol dire che il corpo, proteggendo gli organi più interni, lascia scoperte e più vulnerabili le parti più esterne del corpo, come mani e piedi. Quando il freddo è intenso e il tuo corpo non è abbastanza coperto oppure è esposto al freddo per tanto tempo, potresti notare la formazione di geloni ai piedi, con arrossamenti e bruciori: è la risposta del tuo corpo che sta cercando di proteggere gli organi più importanti. Oltre al freddo, ci possono essere altre cause del disturbo, ovvero situazioni che possono portare alla vasodilatazione dei capillari: ad esempio, l’utilizzo di farmaci vasocostrittori, il fumo e alcune patologie cardiovascolari periferiche. Come prevenire i geloni ai piedi? Prima di uscire a contatto con l’aria gelida invernale, o prima di passare una giornata in montagna o a sciare, ci sono diversi accorgimenti che puoi adottare per prevenire la formazione di geloni. Indossa calze pesanti, meglio se di lana, e scarpe adatte, calde e impermeabili, soprattutto se devi trascorrere molto tempo all’esterno senza la possibilità di riscaldarti in un posto al chiuso. Inoltre, potresti inserire nelle scarpe delle suole termiche o degli scaldapiedi, per tenere i piedi al caldo il più a lungo possibile. Questi accorgimenti possono risultare ovvi, ma sono spesso in grado di arginare o addirittura prevenire i geloni ai piedi, mantenendoti al caldo durante l’esposizione al freddo esterno. Quali sono i rimedi per i geloni ai piedi? Sei fuori, al freddo, nonostante tutti gli accorgimenti il disturbo è comparso e ti stai chiedendo “come posso curare i geloni ai piedi”? Ricordati che a seconda della gravità del disturbo, puoi adottare diversi rimedi per geloni ai piedi. Nei casi più lievi i geloni tendono a scomparire nell’arco di due-tre giorni, soprattutto se fai attenzione a: Limitare il più possibile l’esposizione al freddo: entra in un posto al chiuso ed evita di stare all’esterno ulteriormente! Riscaldare i piedi con acqua tiepida (non bollente, per evitare lo shock termico) Evitare di irritare le zone colpite con eventuali sfregamenti Utilizzare delle creme e pomate apposite Se ti accorgi che il prurito e il bruciore superano una certa soglia di dolore e i geloni ai piedi persistono, rivolgiti ad uno specialista che ti saprà indicare la cura adatta.
Dall’organizzare una gita in montagna all’andare a sciare, la stagione invernale, grazie alle basse temperature, fornisce davvero tante occasioni per divertirsi... così come per prendersi qualche malanno! Non parliamo solo di febbre e raffreddore, ma anche di possibili problematiche dei piedi. Qualunque attività stia pianificando, ricordati che oltre a cappelli, cappotti e a tutto l’occorrente per ripararti dal freddo, dovresti assicurarti di tenere al caldo anche i tuoi piedi: con l’abbassamento delle temperature, oltre ai canonici malanni di stagione, potrebbero presentarsi anche i geloni, una condizione piuttosto fastidiosa e molto comune. Sei all’aperto, magari da un po’ di tempo, senti freddo e hai una sensazione di dolore e prurito ai piedi? Potrebbe trattarsi dei sintomi iniziali dei geloni ai piedi: se possibile, entra in un posto al chiuso per riacquistare calore corporeo e non sottovalutare le possibili complicazioni. Se non vengono gestiti e curati nella giusta maniera, i geloni possono infatti portare a dei fastidi ben più critici e dolorosi. Cosa sono i geloni ai piedi I geloni ai piedi sono reazioni cutanee molto comuni che tendono a comparire soprattutto con le basse temperature esterne e possono colpire tutti, sia grandi che piccini. Vengono causati da uno sbalzo di temperatura, generalmente da calda a fredda: per via di questo cambiamento, i vasi sanguigni presenti sotto la cute si dilatano e si manifesta con arrossamento, bruciore della pelle gonfiore e possibili vesciche. Quando i geloni si presentano nei bambini, c’è poi il rischio di non accorgersi degli iniziali fastidi provocati dai geloni, dal momento che tendono ad avvertire il freddo più lentamente rispetto agli adulti, o, se sono ancora neonati, non sono in grado di comunicare le loro sensazioni. Proprio per questo, in inverno è importante controllare spesso i piedi dei bambini e proteggerli con calze pesanti. Come riconoscere i geloni ai piedi: i sintomi I sintomi dei geloni ai piedi, per fortuna, si individuano facilmente e si presentano solitamente subito dopo l’esposizione al freddo. I piedi colpiti dai geloni possono presentare: Arrossamento e gonfiore; Dolore; Prurito; Sensazione di intorpidimento e bruciore; Variazione del colore della pelle, da viola a blu scuro. Inoltre, i sintomi dei geloni possono peggiorare se i piedi, dopo essere stati al freddo, entrano a contatto con un ambiente caldo in maniera repentina. Se hai notato che si stanno formando dei geloni alle dita dei piedi, evita di immergerli in una bacinella di acqua bollente e di avvicinarti subito a una fonte di calore, pensando di accelerare il riscaldamento: potresti provocare un’ulteriore dilatazione dei capillari, con il rischio di peggiorare la situazione. Se non vengono trattati in maniera adeguata, i geloni ai piedi possono peggiorare e formare, nei casi più gravi, vesciche e ulcere cutanee, provocando possibili infezioni e complicando notevolmente la guarigione della pelle. Se i tuoi piedi dovessero soffrire di geloni da freddo, corri subito ai ripari, confrontandoti con uno specialista se noti complicazioni. Quali sono le cause dei geloni ai piedi? Il nostro organismo è abituato una temperatura di 37° C e, quando viene esposto ad un cambio di temperatura esterna, cerca di proteggersi attivando una serie di meccanismi. Il principale protagonista di questa difesa è la vasodilatazione dei vasi sanguigni, un sistema che permette agli organi più preziosi, quali cuore e cervello, di non essere mai a corto di ossigeno per poter continuare a funzionare. Questo vuol dire che il corpo, proteggendo gli organi più interni, lascia scoperte e più vulnerabili le parti più esterne del corpo, come mani e piedi. Quando il freddo è intenso e il tuo corpo non è abbastanza coperto oppure è esposto al freddo per tanto tempo, potresti notare la formazione di geloni ai piedi, con arrossamenti e bruciori: è la risposta del tuo corpo che sta cercando di proteggere gli organi più importanti. Oltre al freddo, ci possono essere altre cause del disturbo, ovvero situazioni che possono portare alla vasodilatazione dei capillari: ad esempio, l’utilizzo di farmaci vasocostrittori, il fumo e alcune patologie cardiovascolari periferiche. Come prevenire i geloni ai piedi? Prima di uscire a contatto con l’aria gelida invernale, o prima di passare una giornata in montagna o a sciare, ci sono diversi accorgimenti che puoi adottare per prevenire la formazione di geloni. Indossa calze pesanti, meglio se di lana, e scarpe adatte, calde e impermeabili, soprattutto se devi trascorrere molto tempo all’esterno senza la possibilità di riscaldarti in un posto al chiuso. Inoltre, potresti inserire nelle scarpe delle suole termiche o degli scaldapiedi, per tenere i piedi al caldo il più a lungo possibile. Questi accorgimenti possono risultare ovvi, ma sono spesso in grado di arginare o addirittura prevenire i geloni ai piedi, mantenendoti al caldo durante l’esposizione al freddo esterno. Quali sono i rimedi per i geloni ai piedi? Sei fuori, al freddo, nonostante tutti gli accorgimenti il disturbo è comparso e ti stai chiedendo “come posso curare i geloni ai piedi”? Ricordati che a seconda della gravità del disturbo, puoi adottare diversi rimedi per geloni ai piedi. Nei casi più lievi i geloni tendono a scomparire nell’arco di due-tre giorni, soprattutto se fai attenzione a: Limitare il più possibile l’esposizione al freddo: entra in un posto al chiuso ed evita di stare all’esterno ulteriormente! Riscaldare i piedi con acqua tiepida (non bollente, per evitare lo shock termico) Evitare di irritare le zone colpite con eventuali sfregamenti Utilizzare delle creme e pomate apposite Se ti accorgi che il prurito e il bruciore superano una certa soglia di dolore e i geloni ai piedi persistono, rivolgiti ad uno specialista che ti saprà indicare la cura adatta.
I piedi sono una parte fondamentale del nostro organismo, in quanto forniscono stabilità, equilibrio e supporto. La loro struttura anatomica è piuttosto complessa, formata da diverse parti, ognuna delle quali ha una funzione specifica. Se dovessi sentire dolore ai piedi, riuscire a collocare il dolore grazie alla conoscenza dell’anatomia dei piedi potrebbe esserti utile per spiegare a uno specialista il disturbo specifico e per poter trovare un trattamento adeguato alla prevenzione del dolore e delle infiammazioni. Ma andando nello specifico, come è fatto un piede umano? I piedi sono strutture flessibili di ossa, articolazioni, muscoli e tessuti molli che ci permettono di stare in piedi ed eseguire attività come camminare, correre e saltare. Si possono distinguere tre sezioni principali: L'avampiede, che contiene le cinque dita (falangi) e cinque ossa chiamate metatarsi; Il mesopiede, ovvero la zona centrale del piede; Il retropiede, che forma il tallone e la caviglia. Muscoli, tendini e legamenti percorrono l’interno del piede, dalle dita fino al tallone, permettendo di al piede di sostenere il peso corporeo in maniera omogenea e di svolgere movimenti come camminare, correre, saltare. Ad esempio, il tendine di Achille collega il tallone al muscolo del polpaccio ed è essenziale per correre: grazie a questo tendine, puoi stare in equilibrio sulle punte! Come è fatta l’Anatomia del Piede? Partiamo dalle Ossa Nel piede si trovano 26 ossa, ovvero circa il 25% delle ossa presenti nel nostro corpo, e sono spesso classificate in tre gruppi: tarsali, metatarsi e falangi. I tarsali sono un gruppo composto da sette ossa collocate vicino alla caviglia: fanno parte di questo gruppo, ad esempio, l'astragalo e il calcagno (l'osso più grande del piede). L'astragalo si trova sulla parte superiore del piede ed è collegato alla tibia e al perone della gamba. Il calcagno, invece, si trova sotto l'astragalo e forma il tallone. I metatarsi sono collocati verso le dita dei piedi e aiutano a collegare le dita dei piedi alla caviglia, aiutano a stabilire l’equilibrio durante la camminata o la corsa. Infine, le falangi sono le ossa che compongono le dita dei piedi: sono 14, due per ogni alluce e tre in ciascun altro dito. Come è Fatto il Piede e Quali Sono i suoi Muscoli? I muscoli del piede aiutano il movimento naturale del corpo, accompagnando l’andatura e supportando la nostra postura. Come distinguere i muscoli del piede? Esistono due grandi macrogruppi: i muscoli estrinseci, posizionati all’estremità della parte posteriore, anteriore e laterale della gamba, che permettono l’inclinazione del piede verso l’interno o l’esterno, e i muscoli intrinseci, inseriti all’interno del piede, che aiutano a stabilizzare l’arco plantare. L’Anatomia delle Articolazioni del Piede Le articolazioni sono un insieme di componenti che connettono delle superfici ossee, e si suddividono in fisse, come quelle del cranio, semimobili e mobili. Il loro scopo è quello di dare stabilità ad alcune parti del corpo, ma anche di permettere movimenti (come, ad esempio, le articolazioni del ginocchio o del gomito). Per quanto riguarda l’anatomia dei piedi, le articolazioni sono suddivise in diversi gruppi, seguendo le fasce ossee: infatti, possiamo distinguere delle ossa tarsali, metatarsali e delle falangi. Ad esempio, una delle articolazioni più importanti del piede è la caviglia, che permette la mobilità del piede e la deambulazione. Anatomia del Piede: Quali sono i Tendini? I tendini sono dei tessuti fibrosi che collegano le ossa ai muscoli, formati da due sostanze, una più resistente, chiamata collagene, e una più flessibile, l’elastina. Concentrandoci sull’anatomia del piede, il tendine più grande è quello di Achille: questo si estende dai muscoli del polpaccio fino al calcagno, e ricopre un ruolo molto importante per diversi movimenti - come correre, camminare e salire le scale. Se il tendine achilleo è il più grande, quello più lungo presente nel nostro corpo è la fascia plantare, che corre sotto il piede collegando il tallone alle dita del piede, e formando così l'arco. Le Patologie dei Piedi più Comuni Poiché il piede è una struttura così complessa, soggetta molto spesso a pressioni e urti, ci sono diverse patologie che potrebbero insorgere. Ad esempio, per quanto riguarda i tendini, la patologia più famosa è la tendinite, ovvero un’infiammazione che colpisce il tessuto fibroso: può essere causata da sollecitazioni ripetute, un sovraccarico del piede o uno sforzo piuttosto intenso. Un altro esempio di patologie dei piedi lo possiamo trovare negli speroni del tallone, ovvero piccole escrescenze ossee che si formano lungo i bordi delle ossa. Questa condizione può causare molto dolore, sia stando in piedi, sia quando si è in movimento. Infine, possono essere presenti delle malformazioni, come ad esempio l’alluce valgo, un “grumo osseo” che si forma nell'articolazione dell'alluce, dove il metatarso incontra la prima delle falangi. Indossare scarpe strette, passare molto tempo in piedi e utilizzare calzature inadatte alle nostre attività quotidiane, sono tutti fattori di rischio per la formazione dell’alluce valgo.
LA NOSTRA GUIDA PER LE UNGHIE AFFETTE DA MICOSI Leggi i nostri consigli e suggerimenti su come riconoscere la micosi dell’unghia, cosa la può causare e come trattare l'infezione per evitare le recidive. L’onicomicosi o micosi dell’unghia è un problema comune Sommario CHE COS'È LA MICOSI DELL’UNGHIA? COME RICONOSCERE LA MICOSI DELL’UNGHIA? QUALI SONO LE CAUSE DELLA MICOSI DELL’UNGHIA? COME PUOI PREVENIRE LA MICOSI DELL’UNGHIA? COME TRATTARE LE INFEZIONI DA MICOSI L'infezione da onicomicosi è un problema comune e ha maggiori probabilità di verificarsi quando invecchiamo o a seguito di una lesione dell'unghia. Un'infezione da onicomicosi può causare dolore e fastidio ed essere anche frustrante perché lascia l'unghia rovinata e mette in luce quanto sono poco attraenti i vostri piedi. CHE COS'È LA MICOSI DELL’UNGHIA? La micosi dell’unghia è un problema comune che può colpire qualsiasi unghia, delle mani come dei piedi. Le unghie dei piedi sono la parte del corpo più colpita dalle micosi perché l'ambiente caldo-umido e buio delle scarpe è adatto per la riproduzione e la crescita dei funghi sulle unghie del piede. L'infezione si verifica a causa della crescita di un fungo sotto la superficie ungueale. Le spore del fungo si fanno strada tra l'unghia del piede e la pelle sotto il letto ungueale nutrendosi della pelle o della cheratina dell'unghia. Anche se non è una condizione grave, è però spiacevole anche perché le unghie diventano scolorite, ispessite e distorte. La corretta definizione medica è Onicomicosi Subungueale Distale (DSO) ed è il più comune tipo di infezione fungina dell'unghia. La DSO infetta la pelle sotto il letto ungueale e l’unghia stessa che spesso diventa gialla o marrone e diventa debole, sfaldata e si può anche staccare dalla pelle. Un altro tipo di infezione fungina dell'unghia è l'Onicomicosi Superficiale Bianca che si può osservare sullo strato superiore dell'unghia. Inizialmente si formano delle macchie bianche sulla superficie dell’unghia e, dopo un po’ di tempo, la superficie dell'unghia si può ricoprire di una polverina bianca e friabile, tipo gesso. L'unghia non si ispessisce e non si separa dalla pelle. COME RICONOSCERE LA MICOSI DELL’UNGHIA Le unghie sane sono lisce, rosate e presentano una sottile striscia bianca sulla punta. Per riconoscere la micosi dell’unghia si possono osservare dei segnali abbastanza evidenti, quali: Le unghie iniziano a sembrare opache e a cambiare aspetto. Vi è uno scolorimento attorno al bordo dell'unghia. Compaiono alcune macchie bianche o giallastre sull'unghia. L'unghia si ispessisce o diventa fragile. L'unghia si sbriciola e si rompe, o addirittura si separa dalla pelle. Si prova disagio quando si indossano le scarpe, si cammina o si è in piedi per un po’ di tempo. È importante agire rapidamente se si nota uno di questi sintomi. Se l’infezione non viene trattata, può peggiorare e diffondersi ad altre unghie. Puoi provare un trattamento per micosi dell’unghia che aiuta a prevenire la diffusione dell'infezione e delle recidive delle unghie affette da micosi. QUALI SONO LE CAUSE DELLA MICOSI DELL’UNGHIA? Anche se vi prendete cura dei vostri piedi regolarmente, potreste comunque prendere un’infezione da micosi. I funghi che causano l'infezione sono altamente contagiosi. Crescono e si diffondono negli ambienti caldo-umidi a cui i nostri piedi vengono esposti ogni giorno, come le piscine, le docce o le palestre dove può capitare di camminare a piedi nudi. Altre cause frequenti sono: Non detergere correttamente i piedi e non asciugare correttamente le dita dei piedi Indossare scarpe che fanno surriscaldare e sudare i piedi. Anche il piede d'atleta può facilmente diffondersi all'unghia del piede e provocare una micosi. Il rischio di infezione può essere anche aumentato in presenza di un'unghia del piede danneggiata. COME PUOI PREVENIRE LA MICOSI DELL’UNGHIA? Sfortunatamente non si può eliminare il rischio di sviluppare un’infezione da micosi, ma ci sono delle cose semplici che si possono fare per ridurre il rischio di infettarsi. Occorre cercare di tenere i piedi asciutti, indossando calzature che favoriscono la traspirazione del piede evitando così che i funghi possano riprodursi. Buttar via le scarpe vecchie e cambiare i calzini regolarmente. Evitare di camminare a piedi nudi in piscine pubbliche, docce e spogliatoi. Indossare calzature protettive, controllare regolarmente le unghie e tagliarle accuratamente usando. Utilizzare un tagliaunghie disinfettato. Evitare di condividere asciugamani e calze con altre persone e lavare i vostri asciugamani regolarmente. In presenza di piede d'atleta, trattarlo il prima possibile per evitare che l'infezione si possa diffondere alle unghie. Disinfettare regolarmente le scarpe con un prodotto antimicosi in spray o in polvere. COME TRATTARE LE INFEZIONI DA MICOSI L'infezione da micosi lieve può essere trattata con dei prodotti specifici per il trattamento micosi dell’unghia. Solitamente tali prodotti sono dotati di smalto antifungino e lime monouso che vengono utilizzate per rimuovere delicatamente lo strato superiore dell’unghia infetta. La formulazione dello smalto penetra così nell'unghia per trattare la micosi, impedendo al fungo di moltiplicarsi. Questi trattamenti possono richiedere alcuni mesi per funzionare, perché le unghie dei piedi hanno bisogno di tempo per ricrescere, crescendo solo 1-2 mm al mese. Si potrà notare un visibile miglioramento dell'infezione solo dopo la ricrescita dell'unghia danneggiata. È raccomandabile iniziare a trattare l'infezione il più presto possibile, non appena se ne notano i primi segni.
I piedi sono una parte fondamentale del nostro organismo, in quanto forniscono stabilità, equilibrio e supporto. La loro struttura anatomica è piuttosto complessa, formata da diverse parti, ognuna delle quali ha una funzione specifica. Se dovessi sentire dolore ai piedi, riuscire a collocare il dolore grazie alla conoscenza dell’anatomia dei piedi potrebbe esserti utile per spiegare a uno specialista il disturbo specifico e per poter trovare un trattamento adeguato alla prevenzione del dolore e delle infiammazioni. Ma andando nello specifico, come è fatto un piede umano? I piedi sono strutture flessibili di ossa, articolazioni, muscoli e tessuti molli che ci permettono di stare in piedi ed eseguire attività come camminare, correre e saltare. Si possono distinguere tre sezioni principali: L'avampiede, che contiene le cinque dita (falangi) e cinque ossa chiamate metatarsi; Il mesopiede, ovvero la zona centrale del piede; Il retropiede, che forma il tallone e la caviglia. Muscoli, tendini e legamenti percorrono l’interno del piede, dalle dita fino al tallone, permettendo di al piede di sostenere il peso corporeo in maniera omogenea e di svolgere movimenti come camminare, correre, saltare. Ad esempio, il tendine di Achille collega il tallone al muscolo del polpaccio ed è essenziale per correre: grazie a questo tendine, puoi stare in equilibrio sulle punte! Come è fatta l’Anatomia del Piede? Partiamo dalle Ossa Nel piede si trovano 26 ossa, ovvero circa il 25% delle ossa presenti nel nostro corpo, e sono spesso classificate in tre gruppi: tarsali, metatarsi e falangi. I tarsali sono un gruppo composto da sette ossa collocate vicino alla caviglia: fanno parte di questo gruppo, ad esempio, l'astragalo e il calcagno (l'osso più grande del piede). L'astragalo si trova sulla parte superiore del piede ed è collegato alla tibia e al perone della gamba. Il calcagno, invece, si trova sotto l'astragalo e forma il tallone. I metatarsi sono collocati verso le dita dei piedi e aiutano a collegare le dita dei piedi alla caviglia, aiutano a stabilire l’equilibrio durante la camminata o la corsa. Infine, le falangi sono le ossa che compongono le dita dei piedi: sono 14, due per ogni alluce e tre in ciascun altro dito. Come è Fatto il Piede e Quali Sono i suoi Muscoli? I muscoli del piede aiutano il movimento naturale del corpo, accompagnando l’andatura e supportando la nostra postura. Come distinguere i muscoli del piede? Esistono due grandi macrogruppi: i muscoli estrinseci, posizionati all’estremità della parte posteriore, anteriore e laterale della gamba, che permettono l’inclinazione del piede verso l’interno o l’esterno, e i muscoli intrinseci, inseriti all’interno del piede, che aiutano a stabilizzare l’arco plantare. L’Anatomia delle Articolazioni del Piede Le articolazioni sono un insieme di componenti che connettono delle superfici ossee, e si suddividono in fisse, come quelle del cranio, semimobili e mobili. Il loro scopo è quello di dare stabilità ad alcune parti del corpo, ma anche di permettere movimenti (come, ad esempio, le articolazioni del ginocchio o del gomito). Per quanto riguarda l’anatomia dei piedi, le articolazioni sono suddivise in diversi gruppi, seguendo le fasce ossee: infatti, possiamo distinguere delle ossa tarsali, metatarsali e delle falangi. Ad esempio, una delle articolazioni più importanti del piede è la caviglia, che permette la mobilità del piede e la deambulazione. Anatomia del Piede: Quali sono i Tendini? I tendini sono dei tessuti fibrosi che collegano le ossa ai muscoli, formati da due sostanze, una più resistente, chiamata collagene, e una più flessibile, l’elastina. Concentrandoci sull’anatomia del piede, il tendine più grande è quello di Achille: questo si estende dai muscoli del polpaccio fino al calcagno, e ricopre un ruolo molto importante per diversi movimenti - come correre, camminare e salire le scale. Se il tendine achilleo è il più grande, quello più lungo presente nel nostro corpo è la fascia plantare, che corre sotto il piede collegando il tallone alle dita del piede, e formando così l'arco. Le Patologie dei Piedi più Comuni Poiché il piede è una struttura così complessa, soggetta molto spesso a pressioni e urti, ci sono diverse patologie che potrebbero insorgere. Ad esempio, per quanto riguarda i tendini, la patologia più famosa è la tendinite, ovvero un’infiammazione che colpisce il tessuto fibroso: può essere causata da sollecitazioni ripetute, un sovraccarico del piede o uno sforzo piuttosto intenso. Un altro esempio di patologie dei piedi lo possiamo trovare negli speroni del tallone, ovvero piccole escrescenze ossee che si formano lungo i bordi delle ossa. Questa condizione può causare molto dolore, sia stando in piedi, sia quando si è in movimento. Infine, possono essere presenti delle malformazioni, come ad esempio l’alluce valgo, un “grumo osseo” che si forma nell'articolazione dell'alluce, dove il metatarso incontra la prima delle falangi. Indossare scarpe strette, passare molto tempo in piedi e utilizzare calzature inadatte alle nostre attività quotidiane, sono tutti fattori di rischio per la formazione dell’alluce valgo.